Patria e umanità
Editore: Reggiani Origine: Reggiani Tipo: Opuscolo Anno: 1912 Data pubbl.: 1912 Città: Milano Pagine: 28 Genere: storico-politico Archivio: Biblioteca Braidense (Milano)
Abstract:
In questa relazione, presentata in occasione dell'assemblea annuale dei soci tenuta a Milano il 10 marzo 1912, Moneta espone le motivazioni che hanno portato il Comitato Direttivo dell'"Unione Lombarda per la Pace e l'Arbitrato Internazionale" ad aderire all'impresa libica. La difesa personale del pacifista italiano è incentrata su considerazioni storico-politiche che portano a ritenere la guerra di Libia come un fatto storico necessario per gli interessi politici ed economici dell'Italia.
Tematiche associate
- Commemorazione del 25° anniversario della società pacifista "L'Unione Lombarda": cenni storici sulla sua fondazione e sulla sua divulgazione di una giustizia internazionale
- Proposte e approvazioni del Comitato Direttivo: modifica del sottotitolo della società pacifista de "L'Unione Lombarda per la Pace e l'Arbitrato Internazionale" e consenso per la necessità storica della spedizione di Tripoli
- Difesa personale di E.T. Moneta per il sostegno politico alla guerra di Libia e sue valutazioni
- Ricordo di E.T. Moneta: partecipazione alle guerre d'indipendenza, contributo per la riforma militare, opposizione alle guerre coloniali e adesione all'ideale pacifista
- Aspirazione alla costituzione della pace tra le nazioni
Ideologia associata
- L'appoggio offerto da Moneta all'impresa libica non rappresenta sicuramente una crisi di pensiero, bensì la conseguenza logica, anche se un pò esasperata della sua concezione pacifista. Il pacifista appoggia per la prima volta una guerra espansionistica, cercando di inserirla nel quadro della liceità di una guerra difensiva e giustificandola, quindi, come un diritto alla tutela degli interessi nazionali. Secondo il pensiero dell'intellettuale italiano la spedizione di Tripoli, non vuole salvaguardare solamente il futuro politico ed economico italiano, ma anche far recuperare all'Italia i rapporti con l'Austria minacciati costantemente dall'irredentismo italiano.