I - Le rivoluzioni in Europa nel 1848
La diffusione del moto insurrezionale
Nel 1848, l'Europa viene sconvolta da una profonda crisi rivoluzionaria che sorprende sia per l'estensione dei paesi coinvolti, sia per gli assetti politici che si vengono a creare.
Il moto si diffonde in tutta l'Europa Continentale: dalla
Francia all'Italia, all'Impero asburgico e alla Confederazione
Germanica, senza il coinvolgimento della Russia e dell'Inghilterra.
Tale esplosione è favorita da alcuni fattori comuni,
presenti nell'intera società europea. Un primo elemento si
rileva nella crisi economica del 1846-47 che, investendo prima il
settore agricolo, poi quello industriale e commerciale, genera
carestie e disoccupazione scatenando un clima di forte
preoccupazione e malessere.
Al disagio economico si aggiunge l'azione in tutta Europa dei
democratici, rappresentanti di una tradizione rivoluzionaria che
affonda le sue radici nella rivoluzione francese.
I moti del '48, collegandosi a quelli del 1820-21 e del 1830, si propongono di riprendere il percorso di emancipazione politica iniziato sin dal '700 e interrotto nel periodo della Restaurazione. Le insurrezioni fanno proprie le richieste di libertà politiche e di democrazia che, in Italia, in Germania e nell'Impero asburgico, si intrecciano con le istanze di emancipazione nazionale.
L'aspetto innovativo delle rivoluzioni del'48 è rappresentato dall'intervento dei ceti popolari urbani e dalla formazione di obiettivi sociali accanto a quelli politici.